Nella presente Dichiarazione sono enunciati i diritti di cui ogni bambino deve godere. Diritti a cui corrispondono altrettanti doveri che gli adulti hanno l’obbligo di rispettare. Per brevità con il termine “bambino” si indica ogni essere umano dalla nascita fino all’adolescente, con “adulto” ogni individuo che ha terminato la crescita. Questi diritti devono essere riconosciuti a tutti i bambini senza eccezioni, senza distinzione o discriminazioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere di origine nazionale o sociale di censo, di nascita o di altra condizione relativa al bambino stesso o alla famiglia.
Art. 1 – DIRITTO DI FARE SPORT
“Mens sana in corpore sano”. Se un bambino decide di avvicinarsi ad un’attività sportiva di sua scelta ha il diritto di scegliere la disciplina che piace. L’adulto ha il dovere di realizzare questa possibilità offrendogli le condizioni che più si adattano al suo livello.
Art. 2 – DIRITTO DI DIVERTIRSI E GIOCARE
Il bambino ha il diritto di descrivere il suo impegno sportivo non come “fare sport” ma come “andare a giocare”. Ogni bambino ha il diritto di aprirsi verso nuove amicizie e di star bene in gruppo, nel rispetto di regole temporali, spaziali, e sociali. L’adulto ha il dovere di avere come obiettivo finale il miglioramento psico-fisico del bambino e non la mera vittoria.
Art. 3 – DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO
Il bambino ha il diritto di godere di una speciale protezione affinchè possa svilupparsi in modo sano e normale, in condizione di libertà e dignità, fisicamente, intellettualmente, spiritualmente e socialmente. L’adulto ha il dovere di considerare determinante e superiore l’interesse del bambino.
Art. 4 – DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATI ED ALLENATI DA PERSONE COMPETENTI
Il bambino ha il diritto di avere allenatori dotati di buona volontà e formati per insegnare ed allenare. L’adulto ha il dovere di far rimanere lo sport nella cornice del gioco come attività mirante al divertimento ed alla gratificazione individuale o di gruppo.
Art. 5 – DIRITTO DI SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI AI LORO RITMI
Il bambino ha il diritto di rispettare i suoi tempi di apprendimento e di crescita. L’adulto ha il dovere di adattare l’attività fisica ai tempi e ai ritmi del bambino per favorire il divertimento ed il rispetto delle differenze.
Art. 6 – DIRITTO DI MISURARSI CON I GIOVANI CHE ABBIANO LE LORO STESSE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO
Il bambino ha il diritto di essere messo in condizione di esprimere le proprie potenzialità psichiche, cognitive, emotivo affettive, motorie e tecniche attraverso progressioni didattiche che corrispondono alle caratteristiche dell’età cronologica, ossea e maturità puberale. L’adulto ha il dovere di evitare ogni scelta che può comportare squilibri e perdita di motivazione ed entusiasmo con relativo rischio per la prosecuzione dell’attività.
Art. 7 – DIRITTO A PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADEGUATE ALLA LORO ETA’
Ogni bambino ha il diritto di pari opportunità e di poter giocare senza far panchina e senza tener conto solo del risultato agonistico. Gli adulti hanno il dovere di far sviluppare le sue doti, il suo spirito critico e la consapevolezza delle responsabilità morali o sociali facendolo confrontare in gare in cui avranno probabilità di successo e di divertimento.
Art. 8 – DIRITTO DI PRATICARE SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA
Il bambino ha il diritto del controllo della salute e di praticare lo sport in perfette condizioni psicofisiche anche nel rispetto del tempo giusto di guarigione e di riabilitazione dai traumi. L’adulto ha il dovere di richiedere e di fornire il certificato medico per le attività agonistiche e non con tutti gli accertamenti necessari.
Art. 9 – DIRITTO DI AVERE I GIUSTI TEMPI DI RIPOSO
Il bambino ha il diritto di godere di momenti di svago e di semplice gioco. L’adulto ha il dovere di adattare l’attività fisica ai tempi e ai ritmi del bambino per favorire il divertimento e il riposo.
Art. 10 – DIRITTO DI NON ESSERE UN “ CAMPIONE”
Ogni bambino ha il diritto di vivere con serenità la propria esperienza sportiva sperimentandola come conquista personale. L’adulto ha il dovere di considerare il punto di vista del bambino, contrapponendo divertimento e partecipazione, a prestazione ed ansia di vittoria e sviluppando, nel contempo, capacità di confronto e cooperazione, in vista della realizzazione di un progetto comune:IL GIOCO DEL CALCIO in cui tutti i bambini sono campioni perché praticando sport provano a fare qualcosa che conoscono solamente nella loro rappresentazione.